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1933: (miscellanea) 178 7 filosofia della praxis come crede il collaboratore di « Critica» \ Evidentemente è una formula politica immediata, che può essere fatta propria come formula di compromesso, in quanto non si vuole scatenare una guerra religiosa, né ricorrere alla forza materiale ecc. Dalla polemica dello Spaventa appare che neanche per i liberali la religione è un affare privato in senso assoluto, ma liberalismo ha sempre più significato un metodo di governo e sempre meno una concezione del mondo e pertanto è nata la formula come formula «permanente». § (33). Introduzione allo studio della filosofia. Ecco come nella «Critica fascista» del i° maggio 1933 1 è riassunto il punto divista del «Saggiatore»: «Siamo (...) nel campo àe\Y oggettivismo assoluto. Solo criterio di verità è l'esperimento, l'immanenza del pensiero nel realmente saputo. [1] Sola mediazione fra il pensiero e il reale, la scienza [2]. E realmente voluto è solo quello che l’uomo può fare, e fa, nella sua vita storica, che è vita associata circostanziata, definita dai concreti compiti emergenti dallo svolgimento. Di questa attività umana, che si realizza nella storia, lo Stato [3] è il controllo e la misura. Esso distingue, praticamente, fra quelle che sono le velleità vaganti dell'individuo disperso e le effettuali posizioni di una volontà operosa che la storia sancisce, unificandole e facendole durevoli nelle creazioni collettive». (1. o nel realmente vissuto? cioè nell’identità di teoria e pratica? 2. ma la scienza non è an- ch’essa pensiero? invece di scienza, tecnologia, e allora, tra scienza e reale sola mediazione la tecnologia; 3. ma cosa significa Stato? Solo l'apparato statale o tutta la società civile organizzata? O l'unità dialettica tra il potere governativo e la società civile?) I punti di vista del gruppo del « Saggiatore » sono interessanti in quanto dimostrano l'insofferenza per i sistemi filosofici verbalistici, ma esso stesso è un qualcosa di indistinto e incondito. È però un documento di quanto la cultura moderna sia permeata dei concetti realistici della filosofia della praxis. È da notare come contemporaneamente (cfr stesso 1788 QUAD