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1896 QUADERNO 16 (xxil) pico, Alessandro Groppali, prof. Università, Angelo Marzorati, Italo Pizzi, Angelo Crespi, E. A. Marescotti, F. Bello- ni-Filippi, prof. Università, Francesco Porro, astronomo, prof. Fortunato Rizzi. Un criterio metodico da tener presente nelPesaminare l’atteggiamento degli intellettuali italiani verso la religione (prima del Concordato) è dato da ciò che in Italia i rapporti tra Stato e Chiesa erano molto più complessi che negli altri paesi: essere patriotta significò essere anticlericale, anche se si era cattolici, sentire «nazionalmente» significava diffidare del Vaticano e delle sue rivendicazioni territoriali e politiche. Ricordare come il «Corriere della Sera» in una elezione parziale a Milano, prima del 1914, combatte la candidatura del marchese Cornaggia, temporalista, preferendo che fosse eletto il candidato socialista2. Cfr Quaderno 1 (xvi), pp. 9 -10 bis. § {23). Cavalieri azzurri (0 principi azzurri), calabroni e scarafaggi stercorari. Luigi Galleani, verso il 1910, ha compilato uno zibaldone farragginoso, intitolato Faccia a faccia col nemico (edito dalle «Cronache Sovversive», negli Stati Uniti, a Chicago o a Pittsburg) in cui ha raccolto da giornali disparati, senza metodo e critica, i resoconti dei processi di una serie di cosi detti libertari individualisti (Ra- vachol, Henry, ecc.) \ La compilazione è da prendere con le molle, ma qualche spunto curioso può esserne tratto. 1 ) L’on. Abbo nel suo discorso di Livorno del gennaio 1921, ripete letteralmente la dichiarazione di «principi» dell’individualista Etievant, riportata in appendice del libro galleanesco; anche la frase sulla «linguistica» che suscitò l’ilarità generale, è ripetuta alla lettera2. Certamente l’on. Abbo sapeva a memoria il pezzo e ciò può servire a indicare quale fosse la cultura dei tipi come l’on. | Abbo e come tale letteratura fosse diffusa e popolare. 2) Dalle dichiarazioni degli imputati risulta che uno dei motivi fondamentali delle azioni «individualistiche» era il «diritto al benessere» concepito come un diritto naturale (per i francesi s’intende, che occupano la maggior parte del