Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/410

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I933‘I935: miscellanea 1913 in gran parte mere apparenze superficiali e possono allearsi a un certo spirito religioso, anche nel popolo (cfr il libro di Domenico Guerri sulle Correnti popolari nel Rinascimento>)3 le manifestazioni licenziose (carri e canti carnascialeschi) che al Walser sembrano più gravi, possono spiegarsi allo stesso modo. Come gli italiani di oggi quelli del Rinascimento, dice il Walser, sapevano «sviluppare separatamente e contemporaneamente i due fattori dell’umana capacità di comprensione, il razionale e il mistico, e in modo che il razionalismo condotto fino all’assoluto scetticismo, per un invisibile legame, inconcepibile alPuomo nordico, si riallaccia in modo saldo al più primitivo misticismo, al più cieco fatalismo, al feticismo e alla crassa superstizione» \ Queste sarebbero le più importanti correzioni che il Walser porta alla concezione del Rinascimento, propria del Burckhardt e del De Sanc- tis. Scrive lo Janner, che il Walser non riesce a distinguere l’Umanesimo dal Rinascimento, e che se forse senza l’Umanesimo non ci sarebbe stato il Rinascimento, questo però supera per importanza e per le cbnseguenze PUmanesimo. Anche questa distinzione deve essere più sottile e profonda: pare più giusta l’opinione che il Rinascimento è un movimento di grande portata, che si inizia dopo il Mille, di cui PUmanesimo e il Rinascimento (in senso stretto) sono due momenti conclusivi, che hanno avuto in Italia la sede principale, mentre il processo storico più generale è europeo e non solo italiano. ( L’Umanesimo £ il Rinascimento come espressione letteraria di questo movimento storico europeo hanno avuto in Italia la sede principale, ma il movimento progressivo dopo il Mille, se ha avuto in Italia gran parte coi Comuni, proprio in Italia è decaduto e proprio òolPU- manesimo e il Rinascimento che in Italia sono stati regressivi, mentre nel resto d’Europa il movimento generale culminò negli Stati nazionali e poi nell’espansione mondiale della Spagna, della Francia, dell’Inghilterra, del Portogallo. In Italia, agli Stati nazionali di questi paesi, ha corrisposto l’organizzazione del Papato come Stato assoluto — iniziato da Alessandro VI - organizzazione che ha disgregato il resto d’Italia ecc.). Il Machiavelli è rappresentante in Italia