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I933'I935: MISCELLANEA 1923 lano, Hoepli, 1933, pp. vin-368, L. 15) una serie di suoi articoli che rivendicano a « individualità » italiane una serie di invenzioni e scoperte (termometro, barometro, dinamo, galvanoplastica, igrometro, telefono, paracadute ecc.) che pare siano state spesso «usurpate» da stranieri1. In altra nota fu fatto notare come una tale «rivendicazione» sia da «italiano meschino», che in realtà riduce l’Italia alla funzione della Cina, dove, come è noto, è stato inventato « tutto». La nota riguardava anche Cristoforo Colombo e la scoperta dell’America ed era connessa a una serie di osservazioni sul fatto che nel Quattrocento gli italiani perdettero lo spirito di intrapresa (come collettività), mentre singoli italiani «intraprendenti» se vollero affermarsi, dovettero porsi al servizio di Stati stranieri o di capitalisti stranieri. $ §(20). Giorgio Sorel. Nella «Critica Fascista» del 15 settembre 1933 Gustavo Glaesser riassume il recente libro di Michael Freund (Georges Sorel. Der revolutio- riàre Konservatismus, Klostermann Verlag, Francoforte am Main, 1932 ) che mostra quale scempio possa fare un ideologo tedesco di un uomo come Sorel \ È da notare che, se pure Sorel possa, per la varietà e incoerenza dei suoi punti di vista, essere impiegato a giustificare i più disparati atteggiamenti pratici, tuttavia è innegabile nel Sorel un punto fondamentale e costante, il suo radicale «liberalismo» (o teoria della spontaneità) che impedisce ogni conseguenza conservatrice delle sue opinioni. Bizzarrie, incongruenze, contraddizioni si trovano nel Sorel sempre e ovunque, ma egli non può essere distaccato da una tendenza costante di radicalismo popolare: il sindacalismo di Sorel non | è un indistinto « associazionismo » di «tutti » gli elementi sociali di uno Stato, ma solo di uno di essi, e la sua «violenza» non è la violenza di « chiunque » ma di un [solo] « elemento » che il pacifismo democratico tendeva a corrompere ecc. Il punto oscuro nel Sorel è il suo antigiacobinismo e il suo economismo puro; e questo, che è, nel terreno [storico] francese, da connettersi col ricordo del Terrore e poi della repressione di Galliffet, oltre che con Tavversione ai Bonaparte, è il so