Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/443

Da Wikisource.

/ ' I ' s 18 bis l 1944 QUADERNO 17 (iv) per i rapporti tra Galli e Romani e sono note le voluminose trattazioni dello Jullian sulla storia della Gallia \ È da notare che da, tale discussione si originano (almeno parzialmente) due tendenze: i) quella della filosofia della prassi, che dallo studio dei due strati della popolazione francese come strati di origine nazionale diversa passò allo studio della funzione economico-sociale degli strati medesimi; 2) quella del razzismo e della superiorità della razza germanica, che, da elemento polemico dell’aristocrazia francese per giustificare una Restaurazione più radicale, un ritorno integrale alle condizioni del regime prerivoluzionario, divenne, attraverso Gobineau e Chamberlain, un elemento della cultura tedesca (d’importazione francese) con sviluppi nuovi e impensati. In Italia la quistione non poteva attecchire perché la feudalità d’origine germanica fu distrutta | dalle Rivoluzioni comunali (eccetto che nel Mezzogiorno e in Sicilia) dando luogo a una nuova aristocrazia d’origine mercantile e autoctona. Che una tale quistione non sia astratta e libresca, ma abbia potuto diventare una ideologia politica militante ed efficiente è stato dimostrato dagli avvenimenti tedeschi. « « « § <44). Letteratura popolare. Che una parte della attuale poesia sia «puro secentismo» appare per confessione spontanea di alcuni critici ortodossi di essa. Per esempio Aldo Capasso in un suo saggio su Ungaretti (brano citato in «Leonardo» del marzo 1934) scrive: «L’aura attonita non potrebbe formarsi, se il poeta fosse meno laconico» \ L’«aura attonita» richiama la famosa definizione che «del poeta il fine è la maraviglia». Si può notare tuttavia che il secentismo classico, purtroppo, è stato popolare e continua ad esserlo tuttora (è noto come all’uomo del popolo piacciano le acrobazie d’immagini in poesia), mentre il secentismo attuale è popolare fra gli intellettuali puri. L’Ungaretti ha scritto che le sue poesie piacevano ai suoi compagni di trincea «del popolo»2, e può esser vero: piacere di carattere particolare legato al sentimento che la poe¬