Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/474

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i934’I935: (risorgimento italiano) 1975 ideologico e non storico. Anche la loro portata nazionale è scarsa, sia per la troppa tendenziosità, sia per l’assenza di ogni apporto costruttivo, sia per il carattere troppo astratto, spesso bizzarro e romanzato. Si può notare che tale letteratura fiorisce nei momenti più caratteristici di crisi politicosociale, quando il distacco tra governanti e governati si fa più grave e pare annunziare eventi catastrofici per la vita nazionale; il panico si diffonde tra certi gruppi intellettuali più sensibili e si moltiplicano i conati per determinare una riorganizzazione delle forze politiche esistenti, per suscitare nuove correnti ideologiche nei logori e poco consistenti organismi di partito o per esalare | sospiri e gemiti di disperazione e di nero pessimismo. Una classificazione razionale di questa letteratura sarebbe necessaria e piena di significato. Per ora si può fissare provvisoriamente qualche punto di riferimento: 1) un gruppo di interpretazioni in senso stretto, come può essere quella contenuta nella Lotta politica in Italia e negli altri scritti di polemica politico-culturale di Alfredo Oriani *, che ne ha determinato tutta una serie attraverso gli scritti di Mario Missiroli; come quelle dì Piero Gobetti e di Guido Dorso2; 2) un gruppo di carattere più sostanziale e serio, con pretese di serietà e rigore storiografico, come quelle del Croce, del Solmi, del Salvatorelli3; 3) le interpretazioni di Curzio Malaparte (sull’Italia Barbara, sulla lotta contro la Riforma protestante ecc.)4, di Carlo Cur- cio (L’eredità del Risorgimento, Firenze, La Nuova Italia, i93i,pp. 114, L. 12)s ecc. Occorre ricordare gli scritti di F. Montefredini (cfr il saggio del Croce in proposito nella Letteratura della nuova Italia)* ito. le «bizzarrie» e quelli di Aldo Ferrari (in volumi e volumetti e in articoli della «Nuova Rivista Storica») come bizzarrie e romanzo nel tempo stesso7; così il volumetto di Vincenzo Cardarelli, Parole all'Italia (ed. Vallecchi, 1931)8. Un altro gruppo importante è rappresentato da libri come quello di Gaetano Mosca, Teorica dei governi e governo parlamentare, pubblicato la prima volta nel 1883 e ristampato nel 1925 (Milano, Soc. An. Istituto Editoriale Scientifico, in 8°, pp. 301, L. 25)9; come il libro di Pasquale Turiello, Governo e governati; di Leone Carpi, L'Italia vi- '