Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/573

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2074 QUADERNO 19 (x) 1919 (questo libretto dovrebbe parlare dei Costituti Confalonieri che il senatore Salata scriveva di aver « scoperto » negli archivi viennesi)8; La Massoneria e il Risorgimento Italiano, 2 voli., Bocca (pare che questo lavoro sia giunto alla 4“ edizione in pochissimo tempo, ciò che sarebbe meraviglioso); cfr ancora P. L. Rambaldi, Luci ed ombre nei processi di Mantova, nelP« Archivio Storico Italiano», v-xliii, pp. 257-331 e Giuseppe Fatini, Le elezioni di Grosseto e la Massoneria, in «Nuova Antologia» del 16 dicembre 19289 (parla dell'elezione a deputato del Castellazzo nel settembre 1883 e della campagna che si scatenò: il Carducci sostenne il Castellazzo e scrisse contro P« accanimento fariseo moderato»)10. 4) Cosa si proponevano e in parte si propongono ancora (ma in questo campo da alcuni anni molte cose sono cambiate) gli storici e i pubblicisti moderati con questo loro indefesso, accortissimo e molto bene organizzato (pare talvolta che ci sia stato un centro direttivo per | questa attività, una specie di massoneria moderata, tanto è grande lo spirito di sistema) lavoro di propaganda? «Dimostrare» che l’unificazione della penisola è stata opera precipua dei moderati alleati alla dinastia e legittimare storicamente il monopolio del potere. Occorre ricordare che ai moderati appartenevano le maggiori personalità della cultura, mentre la sinistra non brillava (salvo poche eccezioni) per troppa serietà intellettuale, specialmente nel campo degli studi storici e della pubblicistica di medio grado. L’attività polemica dei moderati, attraverso la sua «dimostrazione» addomesticata riusciva a disgregare ideologicamente la democrazia, assorbendone molti elementi individuali e specialmente influendo sulPeducazione delle generazioni giovani, formandole con le loro concezioni, con le loro parole d’ordine, coi loro programmi. Inoltre: 1) i moderati, nella loro propaganda, erano senza scrupoli, mentre gli uomini del Partito d’Azio- ne erano pieni di «generosità» patriottica, nazionale ecc. e rispettavano tutti quelli che per il Risorgimento avevano realmente sofferto, anche se in qualche momento erano stati deboli; 2) il regime degli archivi pubblici era favorevole ai moderati, ai quali era permesso individualmente fare ri-