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2150 QUADERNO 22 (v) porti sessuali, la quistione sessuale rimarrà ricca di caratteri morbosi e occorrerà esser cauti in ogni innovazione legislativa. Ogni crisi di coercizione unilaterale nel campo sessuale porta con sé a uno sfrenamento « romantico » che può essere aggravato dall’abolizione della prostituzione legale e organizzata. Tutti questi elementi complicano e rendono difficilissima ogni regolamentazione del fatto sessuale e r ogni tentativo | di creare una nuova etica sessuale che sia conforme ai nuovi metodi di produzione e di lavoro. D'altronde è necessario procedere a tale regolamentazione e alla creazione di una nuova etica. È da rilevare come gli industriali (specialmente Ford) si siano interessati dei rapporti sessuali dei loro dipendenti e in generale della sistemazione generale delle loro famiglie; la apparenza di «puritanesimo» che ha assunto questo interesse (come nel caso del proibizionismo) non deve trarre in errore; la verità è che non può svilupparsi il nuovo tipo di uomo domandato dalla razionalizzazione della produzione e del lavoro, finché l'istinto sessuale non sia stato conformemente regolato, non sia stato anch'esso razionalizzato. Cfr Quaderno i (xvi), pp. .5^bis - ^6bis. § (4). Alcune affermazioni sulla quistione di «Stracittà e Strapaese». Brani riferiti dalla «Fiera Letteraria» del 15 gennaio 1928. Di Giovanni Papini: «La città non crea, ma consuma. Com'è l'emporio dove affluiscono i beni strappati ai campi e alle miniere, cosi vi accorrono le anime più fresche delle province e le idee dei grandi solitari. La città è come un rogo che illumina perché brucia ciò che fu creato lontano da lei e talvolta contro di lei. Tutte le città sono sterili. Vi nascono in proporzione pochi figlioli e quasi mai di genio. Nelle città si gode, ma non si crea, si ama ma non si genera, si consuma ma non si produce» \ (A parte le numerose sciocchezze «assolute», è da rilevare come il Papini abbia dinanzi il modello «relativo» della città non città, della città Coblenza dei consumatori di rendita agraria e casa di tolleranza).