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2176 I QUADERNO 22 (v) investitore a medio e lungo termine (creazione italiana dei vari Istituti, di Credito mobiliare, di ricostruzione industriale ecc. *; trasformazione della Banca Commerciale, consolidamento delle Casse di risparmio, creazione di nuove forme nel risparmio postale ecc.). Ma, una volta assunta questa funzione, per necessità economiche imprescindibili, può lo Stato disinteressarsi delPorganizzazione della produzione e dello scambio? lasciarla, come prima, all’iniziativa della concorrenza e all’iniziativaa privata? Se ciò avvenisse, la sfiducia che oggi colpisce l’industria e il commercio privato, travolgerebbe anche lo Stato; il formarsi di una situazione che costringesse lo Stato a svalutare i suoi titoli (con l’inflazione o in altra forma) come si sono svalutate le azioni private, diventerebbe catastrofica per l’insieme dell’organizzazione economico-sociale. Lo Stato è cosi condotto necessariamente a intervenire per controllare se gli investimenti avvenuti per il suo tramite sono bene amministrati e cosi si comprende un aspetto almeno delle discussioni teoriche sul regime corporativo. Ma il puro controllo non è sufficiente. Non si tratta infatti solo di conservare l’apparato produttivo così come è in un momento dato; si tratta di riorganizzarlo per svilupparlo parallelamente all’aumento della popolazione e dei bisogni collettivi. Appunto in questi sviluppi necessari è il maggiore rischio dell’iniziativa privata e dovrebbe essere maggiore l’intervento statale, che non è an- ch’esso scevro di pericoli, tutt’altro. (Si accenna a questi elementi, come a quelli più organici ed essenziali, ma anche altri elementi conducono all’intervento statale, o lo giustificano teoricamente: l’aggravarsi dei regimi doganali e delle tendenze autarchiche, i premi, il dumping, i salvataggi delle grandi imprese in via di fallimento o pericolanti; cioè, come è stato detto, la «nazionalizzazione delle perdite e dei deficit industriali»2 ecc.). Se lo Stato si proponesse di imporre una direzione economica per cui la produzione del risparmio da «funzione» di una classe pa|rassitaria fosse per divenire funzione dello stesso organismo produttivo, questi sviluppi ipotetici sa- “Nel ms: «dell’iniziativa».