Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/746

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I934: CRITICA LETTERARIA 2247 veduto le nuove esigenze dell’avvenire: Shakespeare non fu «moralmente» superiore al suo tempo ecc.3. In queste note occorre evitare ogni tendenziosità moralistica tipo Tolstoi e anche ogni tendenziosità del «senno di poi» tipo Shaw. Si tratta di una ricerca di storia della cultura, non di critica artistica in senso stretto: si vuole dimostrare che sono gli autori esaminati che introducono un contenuto morale estrinseco, cioè fanno della propaganda e non del|Parte, e che la concezione del mondo implicita nelle 69 loro opere è angusta e meschina, non nazionale-popolare ma di casta chiusa. Là ricerca sulla bellezza di un’opera è subordinata alla ricerca del perché essa è «letta», è «popolare», è «ricercata» o, all’opposto, del perché non tocca il popolo e non l’interessa, mettendo in evidenza la assenza di unità nella vita culturale nazionale. Cfr Quaderno 3 (xx), pp. 7ibis - 72 e 7*bìs - 73. « §{52). Bruno Cicognani e Vautentica fondamentale umanità. Su Bruno Cicognani scrive Alfredo Gargiulo nel- l’«Italia Letteraria» del 24 agosto 1930 (cap. xix di 1900- 1930)l: «L’uomo e l’artista fanno nel Cicognani una cosa sola: nondimeno si sente il bisogno di dichiarar subito, quasi in separata sede ( ! ), la simpatia che ispira l’uomo. L’umanissimo Cicognani! Qualche sconfinamento, lieve del resto, neirumanitarismo di tipo romantico o slavo: che importa? Ognuno sarà disposto a perdonarglielo, in omaggio a quel- l’autentica (!) fondamentale umanità». Dal seguito non si capisce bene ciò che il Gargiulo intende dire: è forse «mostruoso» criticamente che l’uomo e l’artista si identifichino? O la attività artistica non è l’umanità dell’artista? E cosa significa quell’aggettivo «autentica» e l’altro «fonda- mentale»? Sono sinonimi dell’aggettivo «vero» che ormai è screditato per la sua vacuità. (Occorrerà, per questa rubrica, rileggere tutta l’esposizione del Gargiulo)2. Umanità « autentica, fondamentale » può significare concretamente, nel campo artistico, una cosa sola: «storicità», cioè carattere «nazionale-popolare» dello scrittore, sia pure nel senso largo di «socialità», anche in senso aristocrati-