Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/748

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i934: critica letteraria 2249 chi sia stato sfidato a duello per aver «parlato male delle donne sarde» e quindi punito dalPautorità militare per essersi messo in condizioni di essere sfidato). Il Bechi andò in Sardegna col 67° fanteria. La quistione del contegno del Bechi nella repressione del cosi detto brigantaggio nuorese, con misure da stato d'assedio, illegali, | e Paver trattato la popolazione come negri, arrestando in massa vecchi e bambini, risulta dal tono generale del libro e dallo stesso titolo di esso ed è più complessa di quanto paia al Puccioni, il quale cerca di mettere in rilievo come il Bechi protestasse per Pabbandono in cui era lasciata la Sardegna e come esaltasse le virtù native dei sardi. Il libro mostra invece come il Bechi abbia colto Poccasione di fare della mediocre letteratura su avvenimenti gravi e tristi per la storia nazionalez. Cfr Quaderno 6 (vili), p. 1. § ( 55 )• Oscar Maria Graf. È stato tradotto in francese un romanzo di Oscar Maria Graf: Nous sommes prisonniers... (ed. Gallimard, 1930) che pare sia interessante e significativo come tentativo letterario di un operaio (panettiere?) tedesco \ Cfr Quaderno 6 (vili), p. ibis. §(56). Lina Pietravalle. Dalla recensione scritta da Giulio Marzot del romanzo della Pietravalle Le Catene (Mondadori, 1930, pp. 320, L. 12)l: «A chi domanda con quale sentimento partecipa alla vita dei contadini, Felicia risponde: "Li amo come la terra, ma non mischierò la terra col mio pane”. C'è dunque la coscienza di un distacco: si ammette che anche (!) il contadino possa avere la sua dignità umana, ma lo si costringe entro i limiti della sua condizione sociale». Il Marzot ha scritto un saggio su Giovanni Verga2 ed è un critico talvolta intelligente. Sarebbe da studiare questo punto: se il naturalismo francese, nelle sue pretese di obbiettività scientifica e sperimentale, non contenesse già, in genere, la posizione ideologica