Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/821

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2322 QUADERNO 28 (ili) in «Rassegna Contemporanea» (diretta dal Colonna di Ce- sarò e da V. Picardi), Roma, III fase., i° gennaio 1910, pp. 20-28, ripubblicato nel II voi. di Verso la giustizia sociale (Idee, battaglie ed apostoli) che ha come titolo proprio Nell'alba di un secolo (1904-1915), Milano, Società Editrice Libraria, 1915, in 8°, pp. 522. (Non mi pare che nella pubblicazione nella « Rassegna Contemporanea » esistesse il sottotitolo Verità e fantasia: occorrerebbe vedere se la ristampa in volume presenta dei cambiamenti nel testo). Questo articolo è tutto un capolavoro di «bizzarrie»: vi si trova la teoria deiremancipazione operaia dalla coercizione del salario di fabbrica non più ottenuta per mezzo della «terra libera» ma per mezzo degli aeroplani che opportunamente unti di vischio, permetteranno Pevasione dalla presente società con il nutrimento assicurato dagli uccelli impaniati; una teoria della caduta del credito fiduciario, dello sfrenarsi delle birbonate sessuali (adulteri impuniti, seduzioni ecc.); sull’ammazzamento sistematico dei portinai per le cadute di cannocchiali; un compendio della teoria, altrove svolta, sul grado di moralità secondo l'altezza dal livello del mare, con la proposta pratica di rigenerare i delinquenti poetandoli nelle alte sfere dell'aria su immensi aeroplani, correzione di una precedente proposta di edificare le carceri in alta montagna ecc. ecc.2. (Questo articolo, data l'amenità del contenuto, si presta a diventare «libro di testo negativo» per una scuola di logica formale e di buon senso scientifico). 2) Una conferenza tenuta a Torino durante la guerra e pubblicata subito dopo nella «Nuova Antologia» (nella Bibliografia di Einaudi, al n. 222 è citata una conferenza — La pietà della scienza — conferenza tenuta il 13 dicembre 3 1915 a beneficio degli ospedali territoriali di Torino della Croce rossa e pubblicata in «Conferenze e Prolusioni», IX, n. 1, e che potrebbe essere quella in quistione)3. Il Loria parlò del «dolore universale», in modo molto «bizzarro», come appare da ciò, che unico documento concreto da lui esibito per dimostrare una legge universale del dolore fu la lista di ciò che costa la «claque» agli attori di teatro, secondo una statistica fissata dal Reina (quindi mostruoso dolore