Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/164

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142 Lo sviluppo di un pianeta l’oceano si è ritirato e le terre si sono estese. Noi dovremmo per conseguenza aspettarci a due differenti tipi di coste nelle due regioni, e noi ve li troviamo. Vi sono parecchie altre evidenti testimonianze che sembrano sostenere il modo di vedere che le direzioni di variazione del mondo sono state nel senso di diminuire la prominenza delle disuguaglianze primarie in paragone con quelle di una seconda sorta. Queste variazioni avrebbero potuto manifestarsi spasmodicamente sulla superfìcie della Terra, quando l’accumulazione degli sforzi interni fosse giunta al punto in cui un riassestamento fosse divenuto indispensabile per apportare un sollievo. Un’altra causa è in opera: la rapidità scemante della rotazione della Terra. Questa da una parte tenderebbe a diminuire l’accumularsi delle acque verso l’equatore, mentre d’altra parte essa deve tendere a raddolcire, coll’abbassarla, la protuberanza propria della Terra, all’Equatore. La riduzione della figura della Terra in questa maniera si esprimerebbe con abbassamenti e susseguenti terremoti nelle regioni equatoriali. Ma l’effetto generale delle due cose agenti insieme sulla distribuzione di continente e di oceano sarebbe quello di esservi dei lunghi periodi in cui l’oceano si avanzerebbe verso i poli, e dei corti periodi in cui esso si ritrarrebbe da quelli. Il Prof. Jeans (vedi previa referenza) osserva che il fatto dell’essere l’Africa circondata da una cintura di mari, e questa cintura a sua volta recinta da terre prima che sia raggiunto il Pacifico, indica forse un abbassarsi in massa dell’estremità ottusa della pera, che per tal modo sposta il centro di gravità e cagiona il sommergersi della protuberanza del picciuolo. Questo abbassamento tenderebbe a produrre una linea di frattura, che può possibilmente ripetersi nelle catene di