Pagina:Guarini, Battista – Il Pastor fido e il Compendio della poesia tragicomica, 1914 – BEIC 1841856.djvu/105

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Questa ne’ nostri petti

nasce, Amarilli, e con l’etá s’avanza;
né s’apprende o s’insegna,
ma negli umani cuori,
senza maestro, la natura stessa
di propria man l’imprime;
e dov’ella comanda,
ubbidisce anco il ciel, non che la terra.
Amarilli. E pur, se questa legge
mi togliesse la vita,
quella d’Amor non mi darebbe aita.
Corisca. Tu se’ troppo guardinga. Se cotali
fusser tutte le donne
e cotali rispetti avesser tutte,
buon tempo, addio! Soggette a questa pena
stimo le poche pratiche, Amarilli;
per quelle, che son sagge,
non è fatta la legge.
Se tutte le colpevoli uccidesse,
credimi, senza donne
resterebbe il paese; e, se le sciocche
v’ inciampano, è ben dritto
che ’l rubar sia vietato
a chi leggiadramente
non sa celare il furto,
ch’altro alfin l’onestate
non è che un’arte di parere onesta.
Creda ognun a suo modo: io cosi credo.
Amarilli. Queste son vanitá, Corisca mia.
Gran senno è lasciar tosto
quel che non può tenersi.
Corisca. E chi tei vieta, sciocca?
Troppo breve è la vita
da trapassarla con un solo amore;
troppo gli uomini avari,
o sia difetto o pur fierezza loro,