quanti si fossero fatti ad argomentare con lei; vero
è bene che il torto stava sempre da parte di loro,
ma se fosse stato alla rovescia, sarebbe tornato lo
stesso; e la madre, innamorata della sua prole,
sempre lì ad attizzare, invece di spegnere la vampa.
Punisconsi le madri per disamore ai figli, ed è giusto;
ma importa sapere che più si trovano madri
le quali perdono i propri figli per soverchio affetto.
Né qui forse giaceva il guaio maggiore, che Eponina,
con quel suo veemente ingegno, non poteva
essersi rimasta dal tuffarsi intera nelle eccessive
dottrine, che da molto tempo hanno spiccato il bollore
intorno alla emancipazione della donna. Qui
non cado il destro di ragionare su questo argomento,
ma si avverta che sempre il soverchio ruppe
il coperchio; o cho infermo infastidito di giacersi
sopra un fianco non guarì mai per subito voltarsi
sull’altro. Badino le donne che oggi, come in antico
potrebbe accadere che l’albero della scienza non
fosse l’albero della vita: non si stieno a confondere,
esse avranno sempre bene meritato dell’umanità e
di Dio educando figliuoli come gli antichi Gracchi,
o come i moderni Cairoli. Raccontano le vecchie
storie come Uguccione della Faggiuola, standosi a
Lucca, udita la ribellione di Pisa, partì in fretta
e in furia per ricondurla in sua potestà; votata
appena Lucca, questa gli si rivolta a sua posta,
sicchè perse Lucca e non riacquistò Pisa: ora voi