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16 il secolo che muore


anzi, se la fama riferisce il vero, Carlo Magno costumò dettarle mentre si lavava il viso.

Di qui la guerra fra sacerdozio ed impero, che fu contesa tra pirata e corsaro: l’uno bandiva al mondo, l’altro truffatore, e sacrilego, e ladro: avevano entrambi ragione. Lo potestà sacerdotale condusse il rappresentante della potestà secolare a morire dentro una cantina a Spira; la potestà secolare diede uno schiaffo al Sommo Sacerdote e lo condusse a morire di rabbia come un cane: si sciuparono, si stracciarono i panni addosso, si rovesciarono a vicenda sul capo clamide e piviali; e in grazia dei loro scambievoli vituperii il mondo apprese come essi fossero non solo formati di creta al pari di ogni uomo, bensì del limo, onde si fanno i serpi.

Botto lo incantesimo la umanità ardì guardarli in faccia ed ammonirli che il male loro non era bene, nè si fermò a tanto, che i guerrieri vollero provarlo a loro con l’arme, e i sapienti con le argomentazioni: allora i re ed i sacerdoti commossi dal pericolo comune rifecero lega, a patto che il sacerdote in apparenza fosse più cosa del re, ma in sostanza il re comandasse al sacerdote; poi di amore e di accordo si posero a rassettare la catena antica, alternandoci ad un anello di paura dello inferno un anello di paura del boia: però, per quanto ci si assottigliassero, tutti non li poterono risaldare; ancora Dio, scoprendosi alcun poco la faccia, mandò un