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28 il secolo che muore


equivoci. Se non erro, qui dontro sta l’agonia del tempo: mietere la messe maledetta del presente, e sul campo sgombrato spargere il seme che si conoscerà più utile alla specie umana. La distruzione e la trasformazione del presente implica per necessità miglioramento avvenire.

Coloro che un dì congiurarono, adesso vituperano la congiura, allegando che la cospirazione non è il diritto, e che non si devo cospirare quando la legge dà modo di conseguire il tuo scopo con argomenti civili; per ultimo conchiudono che chi non consente negli ordini odierni politici ha da uscire dal Parlamento. — Cospirare bisogna, non fosse altro per trovarci concordi in ciò, che dobbiamo proseguire sotto pena di presentare ai popoli lo spettacolo di perpetuo screzio e di contradizione con iscapito di credito. A voi piace la monarchia costituzionale, e bene sta che ve ne palesiate sostenitori ripromettendovi, mercè la sapiente opera vostra, renderla non solo tollerabile, ma desiderabile; però altri opina che la sia per propria indole incapace di ammenda; ora è chiaro che voi potreste con sicurezza discutere dei rimedi per guarirla, ma certo nè apertamente, nè sicuramente avvisare intorno ai partiti di abolirla: voi trovate il vostro pro a plasticarvi alla maniera che fate; altri non ce lo trovano: voi siete contenti, scontentissimi gli altri. Quanto al diritto, vi rispondono che il consenso dell’universale