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244 il secolo che muore


strazione di affetto aveva un non so che di famelico, che togliendole ogni aura di divino la rendeva turpe. Anche gli affetti di madre, meditava Eponina, avviticchiandosi stranamente sopra interessi materiali, possono scivolare giù per una scala di cui il primo pinolo è la indiscrezione, ultimo il delitto; così le perle, a quanto affermano i naturalisti, si generano da una malattia delle ostriche; e tu, avvenuta che sia questa confusione, pendi incerto a giudicare se il delitto rimanga irradiato dallo affetto, o piuttosto lo affetto s’intenebri dal delitto. Gli affetti appena messe le ali drizzano tutti il volo al paradiso; guai però se smarriscono la via! che taluni di loro si sono visti appollaiarsi sulla traversa della forca.

Sboglientita la fornace e ricondotti gli animi alla consueta tranquillità, la contessa raggiante di contentezza prese ad esporre a Ludovico, per filo e per segno, quanto la cugina duchessa aveva fatto per lui, e delle nozze imbastite, e della bontà suprema della damigella Sofonisba; della pingue dote, delle speranze, del casato illustre, e non tacque della aspettativa della carica, preludio ad uffici maggiori. La cara Eponina avere dichiarato spontanea nessun vincolo esserci fra loro, e quando mai ci fosse stato ella non esigerne lo adempimento: dunque possiamo tornarcene a casa col cuore lieto. Noi non abbiamo più debiti, i pagherò di quel malmignatto dello