Pagina:Guerrazzi - Il secolo che muore II.djvu/268

Da Wikisource.
270 il secolo che muore


furberia male confarsi con la ingenuità mostrata per lo innanzi: ai quali rimproveri la Katinka rispose breve con una sentenza, che Eponina ebbe cura di notare nelle sue effemeridi: «Signora, io sono serva affrancata, ed ella lo sa. Ora i padroni ben possono liberare da un punto all’altro i servi dalla catena del servaggio, non possono dai vizi di quello: la servitù fa all’anima il medesimo effetto del nero nel corpo; anche dopo tre o quattro generazioni di neri con bianche, o di bianchi con nere, il nero si distingue sempre. La finzione è l’unica arme difensiva che il servo possa adoperare contro il suo signore.»

Meglio che registrarla nel taccuino, bisognava riporsela nella mente; ma ciò non fece Eponina, e non ne trasse profitto, perchè la superbia persuade facilmente la creatura umana che incontrando la regola questa debba scansarsi con una eccezione per lasciarle libero il passo; e questo è scoglio dove rompono spesso i più perspicaci intelletti.

Pertanto fa stabilito che si sarieno fatti gli apparecchi pel viaggio colla massima segretezza. Yanni e Katinka avrebbero messo in isquadra il loro connubio con l’aiuto del papasso, continuando nel servizio presso Eponina: la mobiglia fu venduta alla rinfusa, ed anco per questa volta bisognò ricorrere all’ebreo Anania, il quale avendo subodorato il ne-