Pagina:Guerrazzi - Il secolo che muore II.djvu/33

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capitolo x. 35


poli... Non maledite ancora, non vi sconfortate, il verme del passato rotto su la schiena si agita, ma non vive; pare che scontorcendosi minacci, e lo attortiglia lo spasimo dell’agonia... pensate a scavargli la fossa. La Francia adesso è in istato di crisalide, in breve (per quanto ci voglia fede robusta, nondimeno ardisco sperarlo) rotto lo involucro dell’ira, del cordoglio, della superbia offesa e della febbre di fastidire il vicino, volerà farfalla, simbolo della parte divina infusa nell’uomo dal suo Creatore.

— Bene sarebbe stato non nascere, ma poichè venni al mondo, il meglio sta nell’uscirne presto. — Così favellava Curio, e provveduto in fretta quanto gli parve necessario al bisogno, s’incamminò verso Brescia. Tanto la passione lo teneva legato, che in andando egli non pose mente ai mesti volti, nè alle parole dolorose delle persone nelle quali occorreva: appena giunto a Brescia ei si fece a casa Cammini amica vecchia della sua famiglia, e non v’incontrò anima viva; allora si avvisava recarsi alla dimora della baronessa Olfridi, vedova attempata, ma per patrii spiriti e per solerte benevolenza sul fiore della vita, ed anche lì tutto deserto; sceso daccapo sulla pubblica via, considera i passanti e mira quello reggersi colla mano la fronte,