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che non hanno bisogno di dimostrazione, poi giù. a tirarne conseguenze alla dirotta, che più non corre l’acqua dalle grondaie. I francesi galoppano pei campi del sofisma come i cavalli, i quali tanto più scarrierano quando hanno mandato il cavaliere a gambe all’aria. Tutti tirano l’acqua al loro mulino, ma i francesi aggiimgono al danno lo strazio. Se ti imbatti alla spicciolata in taluno di loro, li trovi amabili e di bello ingegno; mettili insieme, e viene a galla il vecchio celta, di cui istituto fu gabbare, spergiurare, e poi uccellare; bugiardi poi da far morire dalla vergogna la stessa bugiarderia.1 Popolo infelice! La prosperità lo inebria, la sventura lo accieca; non rammenta e non impara mai nulla.

Torniamo a bomba. Chi mai potrebbe annoverare le migliaia di punture di aghi, chi le trafitte dei nugoli di zanzare, le umiliazioni tritatele nel pane, gli smacchi di che le annacquavano il vino, chi gli

  1. Franci mendaces. Salv. 1. 7, jj. 1G9. Si peieret Francus quid novi faceret? Qui periurium ipsum sermonis genus putat, non criminis. Id. 1. 4, e. 14. Franci quibus familiare est ridendo frangere fidem. Flav. Vopis in Proculo, 1. 1, p. 216. Les Galles ont aimè de bonne heure a gaber, comme on disait au moyen áge. La parole n’avoit pour eux rien de serieux. Ils promettoient, puis riaient, et tout etoit dit: ridendo frangere fidem» Il trattatello del Segretario fiorentino è sempre vivo e verde di verità. Se tanto sta loro a cuore il dominio temporale del papa, perchè non incominciano essi a dare il buono esempio restituendogli Avignone e il contado Venosino?