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146 il secolo che muore


da farne salmi penitenziali, i suoi vecchi amici si sono alienati da lui, lo hanno ferito nello amor proprio, gli levarono i pezzi da dosso, sicchè a quest’ora ha segnato sopra il suo libro verde un grosso ma grosso debito a carico di loro, che gli ha da premere di farsi pagare; — e noi, che gli stiamo al canto, procureremo ch’ei lo riscuota senz’altri amminnicoli.

— Sicuro... sicuro, se la vendetta mettesse le sue legna sul fuoco sotto la pentola, questa in un attimo spiccherebbe il bollore.

— Dunque aut aut, concludiamo o non concludiamo?

— Sentiamo via, e che cosa pretenderebbe il suo signor genero?

— Ecco, una procura regia presso la Corte di appello le parrebbe troppo?

— Enorme! Ma che ha dato a rimettere le doghe al suo cervello... il suo signor genero? Di punto in bianco una regia procura! Che scatenio nel fôro! Che uragano nei giornali! Sopra quanti bisognerebbe passare, calpestandoli come boie panattere!

— Via... via, eccellenza, da quando in qua queste paure di affogare in un bicchiere di acqua? Bene altre sublimi audacie ci ha educato ad ammirare il suo felice ingegno; qui basta fare un po’ di vuoto, e il cavicchio ci entra quasi da sè. O che vuole, eccellenza, essere da meno del rosticciere di Lon-