Vai al contenuto

Pagina:Guerrazzi - Il secolo che muore III.djvu/210

Da Wikisource.
208 il secolo che muore


— E che ci ha egli di male?

— Ma la mia reputazione, non ti pare che verrebbe a soffrirne?

— E ora ch’è questa reputazione tua? La reputazione della moglie come ogni altra cosa di lei spetta al marito. La moglie può... anzi deve sempre andare dove il suo marito le comanda... obbedire sempre. Questa tua esitanza, vedi, Bianca, mi offende nel più vivo dell’anima... e non onora nè anche te; mi pare che tu stimi la tua virtù uno di cotesti edifizi che stanno ritti perchè nessuno li tentenna.

— Ma che diavolo vai tu fantasticando con quel tuo cervello fatto a scacchi; nè io te offendo, nè faccio torto a me: tu m’insegni che di male lingue non ci fu mai penuria nel mondo, e suona antico come bello il proverbio che dice: «una stilla di inchiostro basta a macchiare, ed una libbra di sapone non basta a lavarla.» È vero che la fama della moglie appartiene al marito, ma è vero altresì che spetta principalmente alla moglie averne cura e custodirla.

— Ecco, voi altre donne sempre così; se non ci va di mezzo il comodo vostro, vi nascono più dubbi che pulci, ma se ci entra uno scrupolo del vostro interesse, allora non ritegno, non riguardo; giù buffa; e allora vi accorgete di essere cascate nell’acquatrino quando vi sentite il fango fino alla