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368 | il secolo che muore |
dere un sordo e sentire un cieco, te ne avanzerebbe un gocciolo?
— Sicuro che ne ho, perchè egli forma parte essenziale del mio viatico nel pellegrinaggio in questa lacrymarum valle.
— E i sigari trabucos li hai finiti tutti?
— Invece di Avana possiedo Manilla da resuscitare un morto.
— Ebbene, vada j)er Manilla e pel curaçao; fa’ portare gli uni e l’altro e barattiamo due chiacchiere insieme.
Portata questa roba, licenziato il servo, chiusa bene la porta, bevuto il primo bicchierino e manomesso il secondo, tra un buffo e l’altro di fumo del sigaro, il questore disse:
— Sotto sigillo di confessione, io ti confido che il tribunale sta per ordinare rigorosissime perquisizioni presso tutte le persone che ebbero attinenza col Boncompagni e con quel poco di buono dell’Onesti, essendosi chiarito com’essi da tempo remoto abbiano posto in commercio una quantità piuttosto sgangherata che grande di biglietti falsi della Banca Nazionale Sarda...
Egeo proruppe in un oh, lungo e roco...
— E temo forte che da questa perquisizione non andrai esente ne manco tu.
— Io! E com’entro io in questi venticinque soldi?