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394 il secolo che muore


stare, affinchè le ardenti passioni dei creditori sboglientissero, i quali co’ pugni chiusi, i denti stretti, irti i capelli e stremenziti come il Flaxman disegna gli spettri degli eroi greci comparsi ad Ulisse giù nell’inferno, stavano ad aspettare che i prigionieri uscissero di carcere per iscorticarli di santa ragione; ed anche perchè la gente, assuefacendo l’occhio alla cosa, o dimenticandola nel turbinio giornaliero delle vicende umane, non levasse troppo scalpore a vederli prosciolti.

Ed i presagi, come ordinariamente avviene, si verificarono, dacchè nei fallimenti i tocchi nell’interesse si avventano sul fallito a nugoli e schiamazzanti peggio dei corvi sopra la bestia morta; ed un convento intero di monache non varrebbe a ripetere le letanie delle bestemmie e delle maledizioni che escono loro di bocca; ma poi il nugolo si dirada, che qualche stella cadente si stacca a sua posta dal cielo mercantile per precipitare anch’ella nel fallimento; il tempo cicatrizza la piaga; e quando ormai si sono adattati a perderli tutti, se mai avvenga di ricuperare un terzo, non parrà loro perderne i due terzi, bensì guadagnare un terzo, e, se ti piace, farai loro deliberare un voto di ringraziamento ai ladri.

I bisticciamenti fra spogliati e spogliatori in commercio arieggiano agli screzi che corrono fra gl’innamorati; si rappattumano presto; la causa