Pagina:Guerrazzi - Il secolo che muore IV.djvu/106

Da Wikisource.
108 il secolo che muore


moveva la chiamata; mi parve che fosse lo stesso combattere il nemico in un luogo piuttostochè in un altro; anzi stimai fosse merito accorrere nel luogo più pericoloso. E come disertai dalla bandiera del re se mi condussi a militare sotto la bandiera del re? Voi mi dite che il re non è la patria quando gl’interessi di quello vanno disgiunti dagl’interessi di questo, ma fin qui, per quanto io sappia, non si separarono.

— Noe, noe; voi mi date in ciampanelle; voi avete definito male il disertore; a noi non rileva la cagione onde mancaste ridurvi al corpo assegnato: voi foste rinvenuto buono dal consiglio di leva ed assentato a tenore del regolamento.1 Vi presentaste o no al reggimento a cui vi avevano ascritto? No; dunque la diserzione è flagrante, imperciocchè, ficcatevelo bene in testa, soldato vero è colui il quale entra a servire nelle milizie regolari del re nei modi prescritti dal regolamento; i volontari non contano; al contrario, si hanno in sospetto, come quelli che furono, o sono, o diventeranno ribelli. Il soldato vero, una volta ascritto alla bandiera del re, deve consegnare la sua anima al suo superiore, come la veste da borghese al custode del magaz-

  1. Assentato — scritto al libro, alla matricola, voce spagnuola venuta in Italia nel secolo xvi; conservata in Piemonte, e da lui estesa odiernamente a tutta la penisola come reliquia di patita servitù.