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Pagina:Guerrazzi - Il secolo che muore IV.djvu/173

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capitolo xxi.


capo, e provato che gli andava, se ne andò via bisbigliando.

— E ora alla busca delle cinquanta lire, e più se riesce.

La signora Radegonda, di cui il casato si tace honestatis causa, era giunta a quella età che non invoglia persona a ricercare qual sia; — la età grigia; tra le ventiquattro e l’un’ora di notte; la età che non è bianca ancora, e il nero muore; dondolante fra i cinquanta ed i cinquantacinque anni, fu moglie buona e mamma meglio di una figlia unica, e sopra il marito e la figlia, finchè vissero, riversò tutto l’acquazzone della sua tenerezza: ma da prima perse il consorte; poi, per colmo di sventura, la figlia; e l’amore sbraciato dal dolore le coceva l’anima spasmodicamente; anch’egli patisce di ripienezza, e in qualche luogo bisogna pure scaricarlo; provò sfogarsi col canarino, col gatto, col cane, ma non li rinvenne bastevoli all’esercizio della sua passione: allora si tuffò a capo fitto nella beghiaeria; e fu peggio, imperciocchè i santi le stessero dinanzi dipinti ed appesi a un chiodo; Cristo di legno, e crocifisso, nè disposto a quanto pareva a sconficcarsi, come fece un dì (lo dicono i preti) per abbracciare santa Caterina di Siena: dei confessori, i giovani avevano grandi faccende altrove,