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capitolo xxiv. | 385 |
la quale trovava curioso doversi ella obbligare davanti al magistrato a volere sempre bene al suo Curio; ci volle del buono e del bello a capacitarla come questo ordinasse la legge per accertare lo stato della prole nascitura. Maurizio benedisse le nozze, dicendo con molta gravità:
— Se presbiter significa vecchio, veruno negherà che io sia prete davvero. Vi benedico pertanto, però che io creda fermamente che la benedizione di un vecchio benevolo e onesto non abbia mai fatto male ad alcuno. Vi benedico in nome del Dio della natura, e vi auguro tutte quelle felicità che alle creature umane è dato godere, finchè sentono e ragionano.
Agli esuli furono assegnati terre, semi, arnesi e bestiame in buon dato; essi senza le diavolerie del comunismo si chiamano paghi della mezzana come si pratica in Toscana, ampliata e corretta secondo che la esperienza venne e viene di anno in anno persuadendo.
Don Patricio e don Giacinto, pregati, si trattennero ancora per alquanti mesi, ma alfine, avendo più volte insistito per ottenere licenza, fu mestieri concederla: essi lodavano, anzi levavano a cielo quello che vedevano; ma l’indole loro, e forse più dell’indole, il costume, faceva sì che si sentissero in cotesta vita ordinata a loro agio come se sedessero sopra un pettine da lino: non adducevano, per-