Pagina:Guerrazzi - Il secolo che muore IV.djvu/68

Da Wikisource.
70 il secolo che muore


non bastano per la materia e per la forma del sacramento della giustizia? E tu, grullo, presumerai dar lezione di far male al prossimo nel paese dei serpenti a sonagli? Ma insomma, o che ci è bisogno di andare tanto lontano per morire? che la morte manca in casa tua?... No, ci è una difficoltà sola, che Fabrizio ama Fabrizio — e mi dà uggia quel morire in mia presenza, — peggio poi avermi a dare da me stesso la morte... da me cancellarmi dal libro della vita come lo scolaro cassa di su la lavagna il calcolo che ha sbagliato.... Ecco una idea... sì... no... ma sì; andiamo a pigliare consiglio dal nostro presidente; anche dagli orecchi dell’asino si cavano auspicii del tempo che farà domani.

Entrò nella camera del presidente, mentre questi stava dietro a fare il conto dei suoi debiti, e visto che la somma andava in su, esclamò dolorosamente:

— Ah! quando mi metteranno nella Commissione per la riforma del codice penale, procurerò bene io di aggiungervi un articolo contro i creditori importuni.

E qui, levando il capo, vide Fabrizio, a cui mosse tosto la favella dicendo:

— O signor commendatore, è lei?

— Bella domanda! Dopo avermi veduto, o che vorreste? Ch’io fossi un altro?

— Si dice così per dire, ma che si sente, commendatore, che mi sembra turbato?