Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, I.djvu/186

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dell’arme che gli fecero, se ci avesse condotto la febbre gialla, e non in Europa soltanto, bensì da per tutto, dove con la conoscenza si estese l’uso del tabacco. Urbano VIII scomunicò chiunque osava cacciarsi tabacco dentro il naso stando in chiesa; più benigno Clemente XI restrinse la scomunica a coloro che si attentassero prenderlo nella chiesa di San Pietro in Roma. Anche in Ispagna, secondo il consueto di cotesto paese, oltre le leggi civili, per meglio perseguitarlo a tutta oltranza, chiamarono in aiuto le ecclesiastiche. Corre fama eziandio, che un’anima eletta, la quale stava lì lì per entrare in paradiso, venne rigettata dall’albo dei santi, solo perchè l’avvocato del diavolo si tolse la scesa di testa di provare che vivendo al secolo l’anima santa.... cioè l’uomo dotato di cotesta anima, aveva avuto usanza del tabacco da naso. Giacomo I che fu re d’Inghilterra e dei pedanti, dettò un libro in odio al tabacco, cui pose nome Misocapnos, che in questa nostra volgare favella suona nemico del fumo. In Russia e nella Nuova Inghilterra proibito pena la morte; in Turchia il palo, dimenandovisi contro, come il diavolo nella piletta dell’acqua santa, i Mufti; in Inghilterra le maladette narici imbrattate di tabacco condannarono niente meno ad essere forate con le lesine; che più? La China stessa l’ebbe in abbominio, così ordinando gl’imperatori della stirpe dei