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Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, I.djvu/236

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rali, che presentano fondamento men fermo; ond’io risi di coloro, che portando il cervello sopra la berretta, dopo cinquanta secoli ed oltre, presumevano, secondo gliene chiappava il frullo, giudicare o vizii o virtù le azioni compite dagli uomini in coteste età remotissime; e tanto basti in proposito, ch’io non vorrei intricarmi in materia troppo difficile.

Per le cose esposte non poteva fare a meno il Signore di favorirmi con predilezione del tutto speciale; ed invero accadde così, imperciocchè nelle leggi scritte a dettatura sua da Moisè, abilitati i Giudei a riscattare, mediante l’offerta di un Capretto, i primogeniti dei figliuoli e degli Asini loro con parole espresse: — ma riscatta con un Agnello o con un Capretto il primogenito dell’Asino o fiaccargli il collo: riscatta ogni primogenito d’infra i tuoi figliuoli146; — gli altri animali poi tratta da bastardi. Poco prima con la medesima legge sembra che raccomandi la santificazione del sabato, quasi pel motivo unico, che in cotesto giorno riposino l’Asino e il Bove mio fratello vero nella ingratiludine e nei danni patiti dagli uomini: — sei giorni fa le tue faccende e nel settimo riposati, acciocchè il tuo Bue e il tuo Asino abbino requie147. — Senza dubbio i reverendi Padri Gesuiti ebbero in mente questa legge, quando ai tempi miei