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Il Giudizio

DELLE BESTIE


§. III.

Giudice delegato a sentenziare i piati delle bestie. Si trova giusto eleggere un giudice che le intenda, e da loro sia inteso. Nel mondo la faccenda non andò sempre così, e dove, e come. Mitridate. Il Cardinale Mezzofanti. Indiani credono, che chi cibò il fegato di Drago intenda gl’idiomi delle bestie. Melampo conosce il linguaggio degli Uccelli. Democrito, Filostrato e Plinio il vecchio lo affermano; Buffon, Cuvier e Paolo Savi gli scorbacchiano. Adamo lasciato stare. Apollonio Tianeo. Il re Salomone. Giudizio di Salomone fra le Bubbole e gli Avvoltoi. I principi hanno in delizia le bestie, e lo attesta con giuramento il marchese Panciatichi Ximenes d’Aragona. Ai tempi di Salomone non usava diventare acerbi dopo essere stati maturi.

Costà apprendemmo come gli Angioli avessero posto fine al giudizio degli uomini comparsi, e concesso ai contumaci uno aggiornamento di quaranta mila secoli, affinchè in questo mezzo tempo, e prima di presentarsi al giudizio criminale trovassero