Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, I.djvu/55

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qualche bestia perita nella favella e dotta, e quella costituissimo per avvocato.

— Che avvocati, e non avvocati? Interruppe drizzando le setole il Cignale di Meleagro. — Valeva il pregio di scomodare il Coccodrillo di Serapi per imparare sì fatte grullerie? Ogni bestia ha da difendersi da sè. Gli uomini costumavano dire: in causa propria quaere advocatum; egli erano cotesti tiri furbeschi e giunterie da pari loro. Una parte degli uomini in tutte le condizioni del mondo ha studiato sottrarsi alla maledizione di che fu maledetta per via di Adamo cioè bagnare la terra col proprio sudore; per non farsi calli alle mani avrebbe fatto carte false, e fece peggio; imperciocchè si mettesse a suscitare paure, fisime ed errori di ogni maniera, senza fine bisogni; e sopra tutti questi trovati, pose a sedere un’arte, o professione, o mestiere, circondandoli poi diligentissimamente di astruserie e d’imbrogli da non si capire altro che da loro, anzi nemmeno da loro. Così ad ogni mascagno la ignoranza assegnò dieci imbecilli per fargli le spese. Gli avvocati formarono uno dei tanti bertovelli per chiappare gli uomini come