Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, I.djvu/57

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sopra negozii che non gli appartengono, con tanta maggiore ragione dico, io devo credere, che questo uomo non ha ad essere un uomo, bensì un Drago, una Chimera, un Ippogrifo, o per lo meno un Satiro, un Centauro, un Minotauro, un Fauno, una Sirena, una Sfinge; insomma una delle tante sconciature della generazione mezzo uomini, e mezzo bestie. — Ma la si assicuri, eccellenza, insisteva il veneziano, che l’avvocheria fra noi si reputa tale e tanto ministero, che uscendone per qualsivoglia più sublime ufficio non si cresce, e rientrandovi non si menoma; gli avvocati riescono alla magistratura di utilità inestimabile dichiarando le leggi, interpretandole se dubbie, se discordanti accordandole. — Quanto mi dici, concluse il mandarino coll’indice alzato della mano destra toccandosi la fronte, s’è vero, mi fa manifesta di queste due cose l’una: o che nel tuo paese le leggi sono fatte male, o che i giudici sono tanti Asini...

Il Coccodrillo del Dio Serapi, non si trovando sotto la mano il campanello per imporre silenzio a cotesto arrogante sfringuellare, ordinò ad un Serpente a sonagli, che