Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, I.djvu/80

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net, e del generale Paoli in proposito. Quelle del Locke, del Condillac, del Buffon, del Voltaire, del Cuvier, e del Broussais diverse. Linneo dice la sua. Commendatore dell’ordine di Cristo sviscerato per le bestie. Sentenze da incidersi nell’oro. Monsieur Flurens ultimo a comparire. Scrittori del medio evo riconoscono le bestie per cugine. Gli antichi per sorelle. Plinio il vecchio da capo. Conclusione della materia.

 Certo giorno l’uomo, abbottonandosi l’ultimo bottone del soprabito, tutto tronfio parlò. — A fin di conto animale ragionevole sono io, e lo sono solo io! — Chetati, matto! — lo ammonì quel brontolone di Lutero — sai tu, la tua ragione che cosa mi pare? lo vuoi sapere? E’ mi pare un briaco a cavallo. E gli era da sperarsi, che l’uomo avvilito da così sconcia batosta se ne sarebbe rimasto chiatto senza balía di pur levare la faccia, ma sì! ei le scuote come il Cane: ond’è che sempre, e più sempre incocciandosi a levarci la gloria dello intelletto, sorse finalmente un Capaneo Portoghese chiamato Giorgio Gomez de Pereyra, che ardì rinnovare a danno nostro la quistione proposta già dal reverendo padre gesuita Bouhours nel secolo diciassettesimmo sul conto dei Tedeschi;