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pur mo’ nati, tanto vanno oltre con questo leccare, che alla fine li mangiano. Ciò parve a lui parossismo di febbre affettuosa ed era appetito di sangue acceso dallo strofinio della lingua raspante. Di qui il dogma antico di figliuolo accettissima vittima al padre, e fino dai tempi vetusti adombrato col mito di saturno divoratore della propia prole; il quale tanto di questa vivanda si mostra smanioso che scambia nell’estro famelico un sasso per un bimbo e non se ne accorge! Nè basta; dopo riconciliato il Nume maligno con la cena delle sue carni parve ottimo spediente, sia per mettere il suggello ultimo alla pace, sia per completare il dogma, che lo stesso figliuolo del Nume s’incorporasse negli uomini. Questo vediamo praticato in diverse guise o cibando le vittime umane già offerte a Dio ed accettate da lui, come fino a tutto il 1820 costumavano i Benderusi, o gli azzimi intinti col sangue umano, come fecero gli Ebrei, finchè lo poterono fare161; ovvero come nel Messico idolatra il Dio si comunicava ai suoi adoratori sotto la forma di pane mistico bagnato col sangue delle vittime162.
Ma io mi ritraggo da questa non già religione; ma beccheria in punta di piedi per timore d’inzaccherarmi di sangue li zoccoli. Proseguo la via. La Natura non la potendo sgarare contro il volere di Dio, fatta come suol dirsi di necessità virtù, prese ad acco-