Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, II.djvu/123

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secondo il bisogno216. E ben per lui che di altra compagnia non si fosse egli dilettato olire quella dell’Asino, che adesso la sua fama non aduggerebbe la domestichezza che ei tenne con Cosimo, dalla piaggerìa dei viventi chiamato Padre della Patria e dalla storia severa trucidatore perfidissimo e tiranno. Finchè il santo arcivescovo visse non mi partii mai dal suo fianco e se ti dico il vero tu lo puoi riscontrare nei Commentarii che scrisse di lui Pio II che fu papa dei buoni, dove racconta che alla sua morte in palazzo non ci fu trovato altro che un Asino e certe cianciafruscole da non tenersene conto217.

Levo alquanto la voce a più mirabile dire. Certo mio atavo dei tempi vetusti avendo con gli occhi, che per morte non chiudonsi, preveduto come Torino un giorno sarebbe diventata esempio di fede italica e tesoro di speranza a possibil riscatto; nel presagio ancora che quivi un suo lontano nepote, dopo trovato dei lunghi travagli quiete, avrebbe potuto libero ed in pace dettare le memorie della comune famiglia, volle con qualche suo gesto crescere il fascio delle imprese illustrissime subalpine, affinchè la gloria di cotesti popoli comparisse per ogni verso compita. Nel 6 giugno 1450, secondo quello che narrasi dal venerabile dottore Brevio, accapigliandosi insieme Francesi, Savoiardi e Piemontesi, fu messo a sacco il Bor-