Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, III.djvu/119

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secolo prima che il mondo finisse cotesto giorno veniva: ad ogni modo fu merito del papa che, contento di avere minacciato gli Olandesi ed avvertiti che sarebbero andati a casa del diavolo, si astenne da pretendere delle cose il troppo460. Siffatta temperanza dei papi non è nuova, per converso antichissima; insegnavala loro la volpe, quando non potendo agguantare l’uva disse: non mi garba perchè non è matura. I papi, se non arrivavano a grancire gli eretici, esclamavano: — nolo mortem peccatoris sed convertatur et vivat, — se poi gli afferravano, senza misericordia ardevano. Ai tempi miei nol fecero, non mica perchè mancasse il volere, bensì il potere, o nol celavano a persona461.

Talvolta gli uomini ruppero guerra al più sordido degl’insetti e ne rimasero vinti. Io non voglio registrare nei fasti dei Pidocchi i suoi trionfi sopra a casto figliuolo di Pelia, Ferecide filosofo maestro di Pitagora, Alemane poeta, Gallistene di Olinto, Mucio giureconsulto, Enne sommovitore della guerra servile in Sicilia, Erode re, Antioco Epifanio e Cassandro successore di Alessandro, morti tutti di male pedicoliere; questi però che io sto per raccontare paionmi e sono gesti: — di poema dignissimi e di storia — La comparsa di C. Silla nel mondo lasciò dietro a sè parecchi dubbi rimasti sempre insoluti e per avventura insolubili, voglio dire