Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, III.djvu/12

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delle azioni umane vede soltanto l’orpello, aggiunse di suo lodi stupende alla generosità del Farnese. Il popolo non volendo rimanere vinto in cortesia ricambia il dono con un presente di vino prezioso; di qui incominciano ad ammollirsi i cuori da una parte e dall’altra, ricordansi (e pareva che ne fosse tempo) che per credere o non credere nel papa uomini erano tutti e riscattati dal medesimo sangue di Cristo che ha che fare col papa quanto gennaio con le more, e la guerra di ora in poi continuò in termini assai comportabili375.

Re Salomone, se mentre vivesti ti venne fatto visitare Fiorenza la bella, sarai ito a barattare i tuoi sicli (che mi figuro tu, quantunque ebreo, non avrai tosato in viaggio) dai cambiatori di Ponte—vecchio, i quali una volta stanziavano tutti costà, come più tardi gli orafi, ed avrai visto o piuttosto non avrai visto niente nelle botteghe, e ciò perchè oltre tenere la pecunia poco di spazio, i nostri vecchi non reputarono dicevole esporla al cupido sguardo dei passeggeri. Pippo da Brozzi recandosi per sue bisogne a Firenze passò per Ponte—vecchio e considerando le botteghe vuote molinava nel suo cervello, che diavolo si vendesse là dentro; non venendo a capo d’indovinare si struggeva di voglia di saperne il vero. Scorto pertanto un certo cambiatore, che se ne stava scioperato su lo sporto ed aveva nome Tonto