Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, III.djvu/184

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pane e la fame; il prete benedisse il matrimonio e senza ch’ei lo volesse di certo, gli spruzzi di acqua santa cascarono addosso anche all’adulterio; il notaro rogò il contratto di proprietà e creò i ladri. Egregie cose invero le nozze, il lavoro, le proprietà e le altre tutte, per cui il consorzio umano si mantenne: noi non ne avemmo bisogno e neppure gli uomini una volta: ora se l’ordigno quanto più si conserva semplice è più perfetto, le Bestie conservarono sempre le impronte delle dita di Dio. Se l’uomo avesse avuto bisogno, per durare sano così di anima come di corpo, di tutti quegl’istrumenti intorno ai quali egli si travagliò, il Creatore non lo avrebbe fatto uscire ignudo dalla sua mano potente, nè ignudo avrebbe ordinato che in seno alla sua genitrice ritornasse. Le lettere eziandio furono decoro o govacciolo della umanità? Questo è sicuro, che per un libro buono ed onesto ne sbucarono fuori mille tra stolti e ribaldi e, se non fosse altro, dettero vita ai giornali pullulati la più parte come vermini dai corpi fradici. Peccato che ai tempi della schiavitù degli Ebrei non si conoscessero giornali! Laddove allora fossero stati, per me sono di avviso che Moisè, senza tanto arrovellarsi, bastava avesse detto a Faraone. — lascia andare via il popolo d’Isdraelo io Ti mando il Dèbats, l’Univers, l’Assemblèe Nationale, la Revue des Deux Mondes addosso — che il rè di Egitto rom-