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AURELIO SAFFI


Il doloroso anniversario della morte di Aurelio Saffi, rinnova in noi la tristezza della perdita di uno tra i più operosi e sinceri cooperatori del riscatto italiano. Egli morì come visse, rigidamente gentiluomo, senza chieder nulla, assolutamente nulla dell’opera assiduamente data colla mannaia sospesa sul collo. L’idea che tante fatiche e tanti pericoli dovessero procacciargli almeno la gratitudine delle generazioni che ora hanno una patria, non gli sfiorò neppure il pensiero. E, negli ultimi tempi, l’austero aspetto di questa incarnazione del disinteresse puro e sereno, pareva un rimprovero vivo a tutti coloro che si fecero compensare lautamente per servigi ben minori dei suoi.

E rivediamo ancora, cogli occhi della mente, l’onorando vecchio, col passo non più spedito, ma con la persona ancora eretta, recarsi all’Università, dove le sue lezioni richiamavano i discenti ed i