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il cuore malato | 113 |
ste una strana incompatibilità che forse non riuscirà mai a ricomporsi. È meglio ch’io me ne vada e che non le pesi oltre con la mia presenza.
Inutilmente il conte Alberto tentò di protestare e di trattenerlo. Egli vide partire con lui ad una ad una tutte le sue magnifiche speranze e dopo due mesi e mezzo, quando già donna Giacinta aveva dimenticato Luigi Vannelli, don Eusebio di Roccavarna morto in quei giorni lasciava ad un manicomio femminile le sue vistose sostanze e il domani gli uscieri ponevano i suggelli sul portone stemmato di casa Corsi. Intanto sullo scalone di marmo la Fortuna continuava a sorridere ed a versare dall’alto i suoi tesori con la simbolica cornucopia.