Pagina:Guglielminetti - Anime allo specchio, Milano, Treves, 1919.djvu/67

Da Wikisource.

un piccolo segreto 57

frequente sola in quella loro villetta alquanto isolata, dove raramente qualche amico di lunga data o qualche provata amica veniva a trovarla. Ma negli ultimi tempi un pensiero audace turbinava nel cervello della giovine vedova e già una volta ella ne aveva fatto cenno a Franco senza tuttavia scoprirgli tutti i suoi misteriosi propositi.

Ella occupava con sua madre il piano terreno e il primo piano della casa, le camere per gli ospiti e quelle per la servitù si trovavano al secondo ed abitava al terzo una famigliuola raccomandata a loro da certi lontani congiunti di suo marito, la quale occupava tre stanzette ed una vasta terrazza a mezzo coperta che sovrastava a tutta la villa. Riusciva facilissimo ricoprirla interamente con una grande invetriata e farne un bellissimo studio per Franco Devalle. Solamente occorreva che la famigliuola se ne andasse, e questa invece pareva risoluta a non muoversi.

— Ti piacerebbe dipingere in una veranda chiara, in mezzo ad un giardino tutto verde, con la vista delle montagne tutte azzurre ed avermi vicina sempre e potermi vedere quando ti piace? — ella chiedeva a Franco di tanto in tanto, senza chiaramente esporgli le sue speranze, ed egli sorrideva come si sorride al racconto di una fiaba, divertito ed incredulo, senza dare importanza a quelle blande