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I mughetti del professore 17


passo sportivo e stringergli tutte e due le mani con quella nervosa energia che nessuno avrebbe sospettato in una personcina così smilza e flessibile, rimproverandolo amabilmente con la sua grazia un po’ monellesca di farle la corte nel modo più riprovevole per la sua serietà di professore.

Ma allorchè il domestico lo introdusse nella chiara stanza arredata all’inglese, dove Diana ascoltava tre volte per settimana le sue conversazioni letterarie, non vi scorse traccia di fiori nè sulla tavola delle riviste, nè sulla scrivania.

La sua allieva si fece anzi aspettare dieci minuti e quando apparve lo salutò quasi freddamente e si dispose con gesti annoiati e nervosi a prendere i consueti appunti della lezione. Il professore doveva parlare quel giorno di Leopardi e s’era preparato un appassionato commento sulla poesia Amore e Morte, il quale avrebbe fatto piangere di commozione la più scettica delle anime femminili.

Senonchè, dinanzi alla svogliatezza irrequieta di Diana egli non osò, o gli parve inopportuno, richiamare fra di loro quelle parole di sconsolata amarezza amorosa che dovevano farli insieme vibrare di esaltato consentimento.

Diana, dal canto suo, abbreviò con un pretesto la lezione e lo accommiatò con un sa-