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40 | le ore inutili |
periorità del mio buon gusto, com’io riconosco quella del suo buon cuore; ella tenta di mettere un po’ di miele nel mio pessimistico amaro, com’io tento di insinuare un po’ di fiele nella sua candida dolcezza. Cose perfettamente vane, ma che servono a mantenere fra di noi quel leggero e pur vivace disaccordo, necessario ad alimentare il nostro leale affetto, senza dover ricorrere a quelle vicendevoli perfidie che sono quasi sempre il sale delle femminili amicizie.
— Quali consigli mi vorrà chiedere? — meditavo lungo il cammino. — Forse è incerta nella scelta dei suoi abiti primaverili fra un modello di Drécoln ed uno di Paquin; oppure è perplessa sul miglior modo di trascorrere i prossimi mesi estivi e non sa decidersi fra una spiaggia marina graziosamente infiorata di mine subacquee, o una vetta di monte ridotta alla più spirituale rarità di viveri; oppure....
Interruppi le mie riflessioni perchè ero giunta frattanto ai cancelli del suo villino, ed a Rosalba la quale mi venne incontro silenziosa e mi ricevette nello studio di suo marito ch’era la stanza più appartata della casa, come quando voleva comunicarmi qualche cosa di importante e di segreto, domandai con qualche ansietà:
— Ma, dimmi, che cos’è accaduto?
— In questo momento nulla, ma ho il dub-