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delicate per affidarle ai fili aerei e alle molte orecchie di questo strumento loquace. È tardi. Fra poco tuo marito rientrerà e si potrà allora interrogarlo con abilità e con discrezione, costringendolo a rivelare, senza nemmeno avvedersene, la verità qualunque essa sia.

— Non dubitare, che se mente me ne accorgo al primo sguardo — dichiarò Rosalba con severità corrucciata. — Mio marito non ha mai detto una bugia senza ch’io l’abbia letta sulla sua fronte, e se scopro che mi ha tradita con quella tedesca lurca prendo con me i miei figli e ritorno a vivere in casa di mia madre, com’è vero che sono una donna onesta.

S’aggirava per la stanza in preda ad un’agitazione iraconda e gelosa assolutamente inconsueta per il suo calmo temperamento, preparandosi ad assalire il povero Tranesi con le unghie e coi denti come una belvetta inferocita. Cercai di placarla con le parole suadenti.

— Ascolta, amica mia. Se tu aggredisci tuo marito appena entrato e gli scaraventi addosso le tue domande accusatrici, è naturale che egli, colpevole o no, si dimostri offeso e si rifiuti di parlare, oppure avvertito dal pericolo corra ai ripari e neghi, come sanno negare in questi casi non solo le donne, ma anche, ed assai meglio, gli uomini, per modo che tu te ne ri-