Pagina:Guglielminetti - Le ore inutili, Milano, Treves, 1919.djvu/79

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PER UN BACIO.

Il giorno che Albertino Farri ebbe compiuto il suo ventunesimo anno di età fu visto passeggiare per le strette vie della città provinciale con un viso raggiante di allegrezza. La sua personcina dritta e svelta, la quale sorreggeva un visetto da topo nero e vispo, coi denti un po’ sporgenti sotto il labbro superiore e gli occhi lucenti sotto le ciglia lunghe, aveva quella mattina scatti di così bizzarra vivacità che le persone posate e calme ch’egli incontrava si volgevano ad osservarlo con uno sguardo diffidente.

Ma egli non se ne curava e continuava ad aggirarsi dalla piazzetta della chiesa alla piazzetta del municipio con la sua inquieta andatura a sbalzi e a salti, tra brevi soste sorridenti all’angolo di qualche viuzza ombrosa di dove sbucavano le massaie sorreggendo a