Pagina:Guglielminetti - Le seduzioni - Le vergini folli, Torino, Lattes, 1921.djvu/206

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colei che dispera E parve un'altra uscir da un suo stupore di febbre, per pregar con voce spenta:

– Anche per me tu parla. Ch'io risenta arder la voluttà del mio dolore, ch'io ascolti, pel tuo labbro evocatore, tremar questo desìo che mi tormenta, pianger la passione che sgomenta mi trasse a invidiar chi amando muore.

– O disperata, a te sia pace. Oblia! – Io le invocai pietosamente. Ed ella:

– Oblio cercando incontrerò Follia.

Io baciai le sue mani e la figura esile sparve, come fra le anella di un gorgo nero, in sua capigliatura.