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192 discorsi del reggimento di Firenze


ed a questo governo. Però, prestantissimi consiglieri, bisognerebbe che ognuno che intervenissi in questo consiglio, posposte tutte le altre considerazioni, dessi le fave a chi fussi piú atto a governare; o veramente che noi del tre, dua, asso, facessimo come fanno loro, che non rendessimo fave se non a’ medesimi, che certo essendo maggiore numero che non sono loro, gli faremo presto accorgere che cosa sia favorire e’ suoi simili e disfavorire gli altri.

Ma perché el primo modo è impossibile perché loro non si rimuterebbono mai da quelle sue openione, el secondo potrebbe essere scandaloso e principio di dividere la cittá, chi desidera che noi stiamo uniti e che ognuno abbia parte, ha proposto questa provisione, la quale vincendosi, potrete sperare ancora voi di entrare qualche volta in quelle borse, e poi stare alla sorte. E nondiinanco e’ magistrati non andranno in mano di chi non sia sufficiente, perché a questi tali non saranno rendute le fave, ed aranno ogni di manco favore perché saranno meglio cognosciuti: né sará mai o rare volte che la metá del consiglio si inganni a giudicare sufficiente uno che non sia, né concorreranno tanti rispetti privati in uno, che gli possino fare avere tanto partito; anzi se ci sará disavantaggio, sará a vostro danno, perché molti di noi si lasciano spesso tanto abbagliare da queste loro condizione, che non considerano quanto bisogna la loro sufficienzia; dove a’ nostri pari non interverrá cosi, che se non saranno portati dalla virtú, non aggiugneranno mai a questo partito.

El levare dunche le piú fave non aprirrá la via agli insufficienti, ma leverá lo impedimento che oggi abbiamo noi altri per non avere tanta roba, tanta riputazione, tanti parenti quanti hanno loro. E certo, quando fussi anche vero che questo modo facessi piú larghezza, non se n’arebbe però a fare tanto romore, né temere che ne seguissi tanti disordini; perché e’ magistrati communemente non si danno a uno solo, ma a piú, nel numero de’ quali sará bene gran cosa che non vi sia una parte sufficiente alla quale gli altri deferiranno, e massime e’ nostri pari che fanno piú tosto professione di essere gover-