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200 discorsi del reggimento di Firenze


decima scalata se la si metterá in uso, che costrignessino a vendere chi ha possessione sopra tale numero. Perché questa è entrata conveniente e con la quale può vivere onestamente ogni uomo da bene, e come passa questa quantitá, è ricchezza che offende molte cose. Noi abbiamo el paese nostro stretto, come voi sapete, di possessione, e tanto che scarsamente ce n’è el bisogno a tutti e’ cittadini; però, che uno abbia troppe possessione, non può essere sanza detrimento degli altri, perché se uno n’ha piú che el bisogno, è necessario che gli altri n’abbino manco che el bisogno; ed interviene come se qua fussi una pezza di panno, che vi fussi panno per dieci mantelli ragionevoli, e ci fussino dieci persone, che ognuno avessi a averne uno mantello: se e’ primi due o tre mantelli che se ne cavano sono troppo lunghi o troppo doviziosi, non rimane nella pezza panno per vestire tutti quegli altri. Cosí el terreno nostro, donde potrebbono uscire possessione, verbigrazia per dumila cittadini, avendone ognuno una porzione onesta, non basta, diciamo, a millecinquecento, perché ci è una parte che ne occupano piú che se gli conviene; cosí questa ricchezza di possessione eccessiva è con danno degli altri, perché toglie agli altri la parte loro, e questo panno, donde s’arebbe avuto a vestire ognuno onestamente, è si male partito, che ci è tale che ha uno mantello si largo che vi si rinvolgerebbe tre volte drento, e si lungo che strascica dua braccia di coda per terra, e tale ci è a chi non ne resta tanto, che ne uscissi pure uno pitocco.

Né pensate, prestantissimi cittadini, che io dica queste cose di mia testa, perché sono state altra volta considerate e messe in esecuzione da quelli che sono stati maestri di governare le cittá. In tutte le republiche di Grecia non fu mai la piú santa, la piú virtuosa né la meglio governata che quella di Lacedemone, e tra le republiche di Italia la piú nobile, la piú degna e la meglio ordinata è stata quella di Roma; e Luna e l’altra ebbe questa considerazione, perché a Lacedemone quando ordinorono quello modo di governo che ebbe tanta riputazione, divisono equalmente per testa a ciascuno